LECCE – Asl di Lecce condannata al risarcimento del danno patrimoniale patito da un proprio dipendente a causa della ritardata assunzione. E’ stata pubblicata lo scorso 7 giugno la sentenza con cui il Giudice del Lavoro del Tribunale di Lecce (Dott. Carbone) ha condannato l’Asl.

L’annosa vicenda traeva origine dall’utilizzo contemporaneo, da parte dell’ASL Lecce, di due graduatorie entrambe valide per l’assunzione di personale col medesimo profilo professionale. Con un primo contenzioso giunto fino alla Corte di Cassazione, il ricorrente aveva ottenuto l’accertamento del proprio diritto all’assunzione con precedenza rispetto agli idonei dell’altra graduatoria coesistente.

Una volta assunto dall’ASL Lecce, il dipendente tuttavia si è rivolto nuovamente al Giudice chiedendo il risarcimento del danno patrimoniale dovuto alla ritardata assunzione.
Il giudice accogliendo le tesi difensive del proprio difensore, l’avvocato Alfredo Matranga, dopo aver rigettato le eccezioni sul difetto di giurisdizione e sulla prescrizione del diritto avanzate dal difensore dell’ASL di Lecce, ha condannato l’azienda sanitaria al risarcimento dei danni patrimoniali subiti dal ricorrente per la ritardata assunzione, da liquidarsi nel 50% delle retribuzioni che lo stesso avrebbe percepito tra il 1.8.09 (momento in cui l’assunzione sarebbe dovuta avvenire) e il 3.2.14 (data della pronuncia con cui il giudice ha accertato il diritto alla assunzione), oltre accessori.

Per l‘avvocato Alfredo Matranga, difensore del ricorrente, si tratta di una importante pronuncia del Tribunale di Lecce – Sezione Lavoro con cui si riconosce al cittadino, danneggiato dalla colpevole ritardata assunzione da parte della pubblica amministrazione, il giusto ristoro in termini economici quantificato nella metà delle retribuzioni che il ricorrente avrebbe dovuto percepire e non ha invece percepito.

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