Va riconosciuta la pregressa carriera allo studente che supera il test di medicina. Lo ha stabilito il TAR Siciliano con una recentissima pronuncia.
La vicenda traeva origine dalla richiesta di una studentessa iscritta in un altro corso di laurea, in cui aveva già sostenuto e superato diversi esami e aveva chiesto successivamente il riconoscimento degli stessi alla facoltà di medicina dove aveva superato il test d’accesso.
In particolare, in virtù degli esami già sostenuti la ricorrente aveva chiesto all’ateneo palermitano di potersi immatricolare non al primo anno, ma direttamente al secondo o terzo anno, in base al numero di materie effettivamente convalidate. L’università di Palermo ha però rigettato la domanda e la studentessa ha così impugnato il diniego. I giudici del Tar Sicilia hanno accolto le tesi della ricorrente e obbligato l’ateneo palermitano a immatricolare la studentessa ad anno successivo al primo.
L’università di Palermo aveva già previsto che le richieste di convalida di insegnamenti equipollenti relativi a pregresse carriere, in corso o già concluse, da parte di studenti vincitori dei concorsi per l’accesso ai corsi di laurea della Scuola di Medicina e Chirurgia potevano essere accolte, previa valutazione di congruità dei programmi, ma senza dare luogo ad immatricolazioni ad anni successivi al primo, “tranne che nell’ipotesi in cui vi siano posti liberi nella coorte di ammissione”.
L’immatricolazione era dunque vincolata all’effettiva presenza di posti vacanti. La ricorrente era però già a conoscenza della presenza di posti vacanti sia al secondo che al terzo anno. Posti non coperti e che potevano dunque essere ridistribuiti e utilizzati per l’immatricolazione ad anni successivi.
Per tali ragioni, la studentessa ha proposto ricorso e chiesto l’utilizzo di tali posti tuttora vacanti. I giudici amministrativi del Tar Sicilia hanno infatti accolto le tesi della ricorrente e disposto l’immatricolazione della studentessa ad anno successivo al primo.