Subendo un colpo di frusta, la radiografia è necessaria in caso di danno c.d. da micropermanente se la patologia è difficilmente verificabile in base alla sola visita del medico legale.

Per la Cassazione niente risarcimento per l’automobilista che soffre delle conseguenze del c.d. colpo di frusta a seguito dell’incidente. Il referto del pronto soccorso non è sufficiente se non suffragato da accertamenti clinici strumentali in grado di rilevare l’esistenza di postumi invalidanti a carattere permanente.

Infatti, in tema di risarcimento del danno da cd. micropermanente, l’accertamento della sussistenza della lesione dell’integrità psico-fisica deve avvenire con criteri medico-legali rigorosi e oggettivi.

L’esame clinico strumentale obiettivo, pur non essendo l’unico mezzo probatorio utilizzabile per riconoscere la lesione a fini risarcitori, lo diviene ogniqualvolta si tratti di patologie difficilmente verificabili sulla base della sola visita dal medico legale.

Lo ha chiarito la Corte di Cassazione, terza sezione civile, nell’ordinanza n. 32483/2019.

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