Per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale è necessario che l’offesa sia avvenuta alla presenza di più persone.
Con questo principio con recentissima sentenza n. 2581 del 30.10.2019 il Tribunale Penale di Lecce Seconda Sezione in composizione Monocratica ha assolto l’imputato dal reato di cui all’art. 341 bis c.p. (oltraggio a pubblico ufficiale).
Il giudice, aderendo alla tesi dei difensori dell’imputato, gli Avv. Vincenzo Matranga e Fabio Lazari, ha ritenuto non sussistente la prova che le presunte offese perpetrate nei confronti degli agenti fossero state ascoltate anche da altre persone.
Sicché, si è ritenuto non consumato il reato di cui all’art. 341 bis c.p., come novellato dalla Legge n. 94/2009, che lo ha reintrodotto modificandone però gli elementi costitutivi dello stesso.
Per i difensori dell’imputato rileva sottolineare come il nuovo art. 341 bis c.p. richieda, ai fini della consumazione del reato, che l’offesa sia avvenuta alla presenza di più persone, elemento che, a differenza di quanto avveniva con la vecchia formulazione del reato di oltraggio a pubblico ufficiale, non costituisce più una mera aggravante, ma rappresenta un elemento costitutivo della fattispecie di reato.